La scena a cui assiste Giovanni, apostolo e discepolo di Gesù, descritta nell’Apocalisse, Capitolo VIII, è spaventosa. Davanti il Trono di Dio vede un Angelo prendere del fuoco 🔥 da un incensiere e gettarlo sulla Terra, dove si creano fulmini, tuoni, terremoti. Ogni angelo inizia a suonare la sua tromba e dopo ogni suono il mondo subisce conseguenze disastrose. Un terzo di tutto quello presente sulla Terra viene distrutto, anche mari e acque, Il Sole ☀️ e la Luna 🌕 riducono di un terzo la loro luminosità di giorno e di notte. Le acque vengono inquinate dall’Assenzio gettato dal cielo. Ecco l’Apocalisse capitolo VIII, tuoni, fulmini e scosse di terremoto e 1/3 della Terra fu distrutto ☠️. Apocalisse Capitolo VIII / Appena il primo suonò la tromba, grandine e fuoco mescolati a sangue scrosciarono sulla terra.
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Apocalisse Capitolo VIII
Quando l’Agnello aprì il settimo sigillo, si fece silenzio in cielo per circa mezz’ora. Vidi che ai sette angeli ritti davanti a Dio furono date sette trombe. Poi venne un altro angelo e si fermò all’altare, reggendo un incensiere d’oro. Gli furono dati molti profumi perché li offrisse insieme con le preghiere di tutti i santi bruciandoli sull’altare d’oro, posto davanti al trono. E dalla mano dell’angelo il fumo degli aromi salì davanti a Dio, insieme con le preghiere dei santi. Poi l’angelo prese l’incensiere, lo riempì del fuoco preso dall’altare e lo gettò sulla terra: ne seguirono scoppi di tuono, clamori, fulmini e scosse di terremoto. I sette angeli che avevano le sette trombe si accinsero a suonarle. Appena il primo suonò la tromba, grandine e fuoco mescolati a sangue scrosciarono sulla terra.
Un terzo della terra fu arso, un terzo degli alberi andò bruciato e ogni erba verde si seccò. Il secondo angelo suonò la tromba: come una gran montagna di fuoco fu scagliata nel mare. Un terzo del mare divenne sangue, un terzo delle creature che vivono nel mare morì e un terzo delle navi andò distrutto. Il terzo angelo suonò la tromba e cadde dal cielo una grande stella, ardente come una torcia, e colpì un terzo dei fiumi e le sorgenti delle acque. La stella si chiama Assenzio; un terzo delle acque si mutò in assenzio e molti uomini morirono per quelle acque, perché erano divenute amare. Il quarto angelo suonò la tromba e un terzo del sole, un terzo della luna e un terzo degli astri fu colpito e si oscurò: il giorno perse un terzo della sua luce e la notte ugualmente.
Vidi poi e udii un’aquila che volava nell’alto del cielo e gridava a gran voce: «Guai, guai, guai agli abitanti della terra al suono degli ultimi squilli di tromba che i tre angeli stanno per suonare!».
Apocalisse Capitolo VIII / Appena il primo suonò la tromba, grandine e fuoco mescolati a sangue scrosciarono sulla terra.
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